Manualetto d’istruzioni per scrivere bellissimi libri

A 8 anni mentre corre con uno stecco in bocca cade e si conficca lo stecco in gola, procurandosi una ferita che lo infastidì tutta la vita. A 19 anni è in Italia, e vicino a Fossalta una mina lo ferisce, si carica un compagno in spalla, anch’esso ferito, ma viene raggiunto alla gamba destra da una sventagliata di mitragliatrice. Riesce a portare il compagno fino ad ambulanza, quindi sviene. A 22 anni è divorato dalle cimici a Costantinopoli. A 29 anni, a Parigi, va in bagno di notte, crede di tirare l’acqua ma fa azionare un lucernario che gli piomba sulla testa provocandogli una ferita di 5 centimetri sopra l’occhio destro. A 30 durante una battuta di caccia nel Wyoming si ferisce al viso e viene medicato da un veterinario. Questo a Marzo. Il 1 novembre ha un icidente di macchina e si frattura il braccio destro. A 36 anni, a Bimini, in Aprile, si spara alle gambe per sbaglio mentre cerca di colpire un pescecane. In Agosto resta incastrato nel mezzo di un terribile uragano sulla sua barca. Muoiono migliaia di uomini. A 45 anni, mentre torna da una festa data da Robert Capa, a Londra, investe un serbatoio d’acqua con la macchina e viene catapultato contro il parabrezza. Si provoca una commozione cerebrale e viene suturato con 57 punti. A 46 anni, mentre accompagna la moglie Mary all’aereoporto ha un gravissimo incidente d’auto. Siamo a Cuba. Da qui si trascinerà violenti emicranie che dureranno tutta la vita. A 55 anni, mentre è in volo, partito da Nairobi, uno stormo di ibis incrocia il suo aereo che per evitarli tocca il filo di un telegrafo, costringendo il pilota ad un atterraggio di fortuna in Uganda. Si sloga la spalla destra. Passa la notte all’addiaccio ma viene recuperato da una nave. Mentre sta ripartendo su un piccolo velivolo, destinazione Entebbe, l’aereo prende fuoco. Sfonda un portello con la testa e si mette in salvo. Ne esce ammaccato: perde liquido cerebrale dalla testa, ha un collasso dell’intestino, un rene ferito, il fegato compromesso, la spina dorsale incrinata, ha perso la vista e l’udito sul lato sinistro, ha un vertebra fratturata, il braccio, la spalla destra e la gamba sinistra lussati, ustioni di primo grado sulla faccia, le braccia e la testa. Si sta riprendendo quando, in Kenya dove è accampato, scoppia un incendio. Si precipita per spegnerlo ma cade nelle fiamme e rimane orrendamente ustionato. A 61 anni gli fanno una quindicina di elettroschock per curargli una emacromatosi. Questi gli fanno perdere la memoria. Da quel momento appena trova un fucile se lo mette in braccio. Pare non riesca a trovare le cartucce, o un momento di solitudine adatto. Decidono così di fargli un’altra decina di elettroschock, lo chiudono in una stanza senza macchina per scrivere né telefono. Appena lo dimettono, il 2 Luglio, a 62 anni, si fa saltare la testa.


Ecco, se vuoi scrivere dei bei libri, parti da qui. Digli ciao a Hemingway.

 

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3 pensieri su “Manualetto d’istruzioni per scrivere bellissimi libri

  1. In effetti, a misurarsi con Hemingway, vien quasi voglia di lasciar perdere. Il suo consiglio a un aspirante scrittore è: “Diciamo che dovrebbe uscire di casa e impiccarsi, dopo aver preso atto di quanto sia difficile scrivere bene, anzi forse quasi impossibile. Poi, tirato giù da qualcuno privo di compassione, il poveretto dovrebbe forzarsi a scrivere meglio che può, per tutta la vita. Ma almeno avrebbe la storia dell’impiccagione con cui incominciare”.

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